Del Gobbo e Arrigo: viaggio premio nel Medioevo per una città che sprofonda nel passato

Del Gobbo e Arrigo: viaggio premio nel Medioevo per una città che sprofonda nel passato

17 Maggio 2025 0 Di admin

Arrigo VII, chi era costui?

Domanda legittima per chi non ha la fortuna di essere illuminato come l’attuale amministrazione magentina, che invece conosce ogni anfratto della storia millenaria della città… o almeno, quella che fa comodo per qualche targa celebrativa.
Del resto, loro sono colti, raffinati, gente da salotto buono. Mica come il popolino, che ignora tutto e si ostina a voler parcheggiare, lavorare e magari anche vivere in una città normale.
No, a Magenta oggi serve cultura imperiale.
Di massa?
No, grazie: solo per intenditori.

Il sindaco Del Gobbo ha deciso: la piazza del mercato verrà intitolata ad Arrigo (Enrico) VII di Lussemburgo, imperatore che nel 1310 passò da Magenta, si fermò, ringraziò, e con un gesto magnanimo concesse il mercato settimanale alla città. Bellissimo, commovente.
E soprattutto: utilissimo per i problemi del commercio locale nel 2025.

Futuro? No, grazie !

In un’epoca in cui il commercio di prossimità cerca strumenti, visione, digitalizzazione, spazi multifunzionali, promozione integrata e soluzioni vere, la giunta risolve tutto con un’intitolazione medievale.
Altro che innovazione: guardiamo al passato e… restiamoci!
La sfida del futuro? No grazie.
Meglio chiedersi “come si faceva ai tempi di Arrigo?” che affrontare Amazon, l’inflazione e i centri commerciali e la piazza centrale sempre più alla mercè di ladri.

Ma d’altra parte, Del Gobbo è ostaggio del suo passato.

Non perde occasione per ricordare “quando c’era lui”, vent’anni fa, quando tutto funzionava — almeno secondo lui. Un sindaco incatenato ai suoi ricordi, che non riesce a proporre nulla di nuovo. E così, invece di progettare il futuro, incatena anche Magenta al suo stesso culto autoreferenziale. Ogni scelta è un deja-vu, ogni evento è un revival.

Arrigo VII e il turismo che non c’è!

E poi immaginiamo il turista — sempre che ne arrivi uno, vista la totale assenza di risultati dalle fiere turistiche costosissime. Il poveretto chiede della piazza Arrigo VII, convinto di trovare una piazza medievale come nelle Marche o in Umbria. Invece si trova davanti… la piazza del mercato (neppure coperto). Nessun fascino antico, nessuna modernità degna di nota.

“Almeno avranno un affresco!”
Certo: c’è quello al Teatro Lirico che raffigura proprio il passaggio di Arrigo VII.
Peccato sia chiuso, non visitabile, “apre per qualche evento serale”.

“Vado al museo della battaglia, allora.”
Ottima idea, ma… anche quello è chiuso. Magenta, capitale della cultura a orari e giorni variabili.

Sindaco, ha sbagliato imperatore!

E allora, caro sindaco, invece di evocare Arrigo VII, forse sarebbe stato più onesto ricordare un altro Enrico: Enrico IV, e imitarlo andando a Canossa, a chiedere perdono per un’azione amministrativa che da anni fa finta di fare, mentre dietro le targhe, i selfie, e le frasi storiche, Magenta resta ferma, immobile, impolverata.

Del Gobbo sognava di riportare Magenta al Rinascimento

Visto che non ci riusciva, ha puntato sul MEDIOEVO.
Ma Magenta ha bisogno di qualcuno che la porti nel FUTURO, non di un sindaco che fa da guida turistica a un passato che ormai non sa più cosa raccontarci.

Piazza Arrigo (Enrico) VII di Lussemburgo, prima dei futuri fasti!