
Lo strano percorso di ognuno di noi…
26 Giugno 2025…per una politica senza domande scomode
C’era una volta il dibattito politico, con opinioni a confronto, domande scomode e risposte imbarazzate. Oggi invece, benvenuti nell’era della conferenza stampa monologo: un microfono, qualche assessore sorridente al tavolo, e via col sermone del sindaco.
Domande? Non sono previste nel format
È il miracolo della politica in solitaria, una specie di karaoke istituzionale dove il leader canta solo canzoni scritte da lui, su un palco senza pubblico. Il contraddittorio è diventato come la dieta dopo Natale: tutti dicono che serve, ma nessuno la fa.
Perché rischiare una domanda intelligente, quando puoi avere dieci minuti di gloria e nessuno che ti interrompe?
Il confronto è sopravvalutato: meglio una bella regia, qualche slogan e la certezza che nessuno ti chiederà perché i fatti non corrispondono alle parole.
Così, tra un “non possiamo fare altrimenti” e “la colpa è di chi ha amministrato prima”, la politica diventa una serie Netflix: tanti annunci, pochi contenuti e nessuno che possa chiedere “scusi, ma lei ci crede davvero?”
Nel frattempo, i giornalisti ascoltano in silenzio (qualcuno abbozza qualche timida domanda ma senza esagerare), prendono appunti e vengono cortesemente accompagnati all’uscita, come dopo una degustazione gratuita in enoteca.
Grazie, ci vediamo alla prossima settimana
E per dirla in perfetto stile sportivo come ci ha abituato il nostro sindaco, siamo entrati nell’era del nuovo sport nazionale: la politica senza domande!