Vandali a Magenta

Vandali a Magenta

30 Aprile 2024 0 Di Andrea Friggi

La colpa è della scuola che non educa.

Tutta colpa della scuola, come sempre ! Quando non si vuole guardare aldilà del proprio naso ecco qui che salta fuori il solito alibi.

E’ stata questa l’argomentazione principe che si è alzata, durante il consiglio comunale di lunedì 19 aprile, dai banchi della maggioranza di centro-destra nel corso del dibattito circa gli atti vandalici che vengo compiuti, soprattutto da adolescenti, a Magenta.

Tra mille ostacoli e con la pochezza di risorse che ha a disposizione la scuola, anche quelle di Magenta, fanno il loro compito cercando di trasmettere conoscenze e valori relativi alla convivenza civile, alla partecipazione democratica e al rispetto della cosa pubblica.

L’educazione civica, è da parecchio tempo che viene insegnata sui banchi di scuola, peccato che quando l’amministrazione pubblica è chiamata poi a finanziare i progetti scolastici, il più delle volte si nasconde dietro il solito “non ci sono i soldi”, per poi utilzzarli per altre priorità come i faraonici ed inutili progetti di marketing territoriale.

Cari i miei amministratori, il concetto di “Res Publica”, che letteralmente significa “la cosa pubblica”, sottolinea l’importanza di un bene comune che va oltre gli interessi privati e individuali. Questo concetto è essenziale nell’educazione civica perché promuove il senso di responsabilità e di appartenenza alla comunità.

Certo che se i nostri bambini crescono in ambienti scolastici dove il degrado è palpabile e l’esempio fornito dalla classe dirigente è spesso negativo, diventa estremamente difficile instillare in loro il rispetto per la cosa pubblica. L’ambiente in cui si cresce e si apprende gioca un ruolo cruciale nella formazione dei valori e degli atteggiamenti dei giovani. Pertanto, è essenziale investire nelle scuole e nelle risorse educative per creare ambienti positivi che favoriscano lo sviluppo di cittadini responsabili e impegnati.

Insomma diventa difficile parlare di rispetto della cosa pubblica se i nostri bambini vengono accolti in scuole dove c’è la muffa, dove i bagni non sono agibili, e dove gli spazi per tenere spettacoli teatrali in Magenta vengono autorizzati dal Sindaco solo dopo aver alzato gli occhi al cielo e sbuffato.

In sintesi, l’educazione civica e la scuola da sole non potranno mai formare cittadini consapevoli e partecipativi.

Questa azione per essere efficace, deve essere supportata da esempi positivi forniti dalla classe dirigente e dalle istituzioni pubbliche.

Solo così possiamo sperare di coltivare una cultura di rispetto per la cosa pubblica e di promuovere una democrazia sana e vibrante.

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