Piazza Liberazione

Piazza Liberazione

13 Maggio 2025 0 Di admin

Tra schiamazzi notturni, promesse mancate e favolette per ignoranti

Ci risiamo. È primavera, le giornate si allungano, e puntuali come le zanzare arrivano i cori di protesta contro i ragazzi che giocano a pallone, urlano, schiamazzano, trasformando Piazza Liberazione in un campetto a cielo aperto a tutte le ore, anche quelle impossibili. Una scena che si ripete da anni, e che i residenti sopportano tra rabbia, rassegnazione e un vago senso d’abbandono.

Ma attenzione: prima di puntare il dito contro i ragazzini, sarebbe il caso di alzarlo – quel dito – contro chi da sette anni e mezzo governa questa città con la bandiera del centrodestra, prima con Calati, ora con Del Gobbo. Ricordate le promesse? Erano lì, scritte nero su bianco: militari a presidiare Magenta, più sicurezza, più decoro urbano. Installeremo le telecamere, Magenta sarà più al sicuro! A distanza di anni, ci chiediamo: dove sono finiti i militari? Quali risultati hanno portato le enormi spese in telecamere? Dove sono finite le promesse?

Del Gobbo, se ci sei, batti un colpo!

L’attuale amministrazione Del Gobbo è in carica da due anni e mezzo. Due anni e mezzo in cui, sul fronte della sicurezza e della vivibilità, non ha fatto assolutamente nulla. Zero. Anzi, qualcosa l’ha fatta: ha investito 50mila euro in cosiddette panchine intelligenti nella vicina Piazza Formenti. Risultato? Le panchine sono diventate il punto di ritrovo degli stessi ragazzini che poi migrano verso Piazza Liberazione a far casino. Quindi, non solo nessun miglioramento, ma peggioramento evidente, pagato a caro prezzo da tutti i cittadini (50 mila euro!)

Sarebbe stato troppo semplice – e troppo utile – destinare quei 50mila euro a pattugliamenti serali della Polizia Locale, magari con presidi mirati nei fine settimana. Ma no: la scelta dell’amministrazione del “rinascimento magentino” è stata ancora una volta estetica e autoreferenziale, non funzionale. Una politica da passerella, che si preoccupa più dell’immagine (vedi le spese faraoniche per le celebrazioni del 4 giugno, ne parliamo più in la) che del benessere reale dei cittadini.

Criminalità organizzata, microcriminalità e atti vandalici!

Eppure, Piazza Liberazione non è solo schiamazzi e pallonate. Qualche tempo fa, lì, è esploso un bancomat. Sì, esploso, portato via con un’azione degna di un film, solo che non si tratta di finzione ma di criminalità organizzata reale, sotto gli occhi delle famose telecamere tanto celebrate quanto inutili. Non dimentichiamo che alcune settimane fa Piazza Liberazione è stata invece impreziosita dalla solita rissa tra poco di buono…

Le tanto sbandierate telecamere?

Telecamere che non dissuadono, militari che non ci sono, polizia locale che non si vede.
E allora, caro Sindaco, cara maggioranza:

  • Cosa volete fare davvero per questa città?
  • Dove finisce la vostra indignazione e comincia l’azione concreta?
  • Oppure dobbiamo rassegnarci all’idea che le vostre promesse fossero solo “favolette per ignoranti”?

Fra poco Piazza Liberazione metterà il vestito buono (giusto per un giorno solo)

Nel frattempo, cari abitanti della zona, non temete: il 4 giugno si avvicina. Piazza Liberazione sarà lucidata a festa, i fasti della Battaglia verranno glorificati con sfilate e proclami, magari anche qualche selfie istituzionale. Per un giorno tutto sarà perfetto, nessuno giocherà a pallone.
Il 5 giugno? Il 6? Si torna al solito copione.
Il rumore, l’incuria, l’abbandono. E il nulla amministrativo.

Magenta non merita tutto questo. Ma lo subisce, da troppi anni.