Scuola dell’infanzia Rodari di via Saffi

Scuola dell’infanzia Rodari di via Saffi

24 Aprile 2024 0 Di Stefania Lamanna

Riflessione di una mamma che affronta l’ultimo anno del ciclo infanzia.

Il primo giorno di scuola, quest’anno, ha avuto un sapore di diverso.
Questo è stato l’ultimo primo giorno di scuola in Via Saffi…. Inteso nell’edificio della Scuola “Rodari” di Via Saffi, dove sono entrata la prima volta quando mia figlia non aveva nemmeno compiuto i dieci mesi.

Devo ammettere che dopo aver perfettamente finto serenità davanti alla mia bambina, appena fuori, qualche lacrimuccia è scesa. L’emozione inizialmente è arrivata con la presa di coscienza del fatto che la mia bimba sta crescendo, e poi con la realizzazione che questo è l’ultimo anno insieme a delle Maestre veramente speciali.

Mentre percorrevo il viale di uscita però ho provato anche amarezza.

Spazi non valorizzati

Ho sempre pensato che la struttura, ma vale per tutte le scuole del Quartiere Nord, fosse una delle più belle. A misura di bambino, con un giardino immenso, un sacco di potenziale.
È desolante vedere tutto quello splendido spazio esterno svuotato.
Il primo anno erano presenti più giochi, c’erano anche delle casette comprate con le iniziative dedicate alle Scuole dei vari Supermercati e fatte sparire dall’ Amministrazione Comunale ma mai rimpiazzate.

Un altro aspetto, secondo me, meraviglioso è che ogni classe ha una sorta di “veranda” coperta affacciata sul giardino, in pratica una estensione della classe, ma a cielo aperto, con tanto di tappeto.
Eh, si, tappeto.

Detta così può sembrare una cosa elegante, a tutela della sicurezza dei bambini, ma non a tutela dell’igiene.

Questi tappeti di moquette, o simile, sono stati posizionati in un’area esterna per attutire eventuali cadute, peccato che siano presenti da più di 10 anni, e pare che nessuno abbia mai visto lavaggi approfonditi, ma animali (ad. gatti) farci i bisogni si, e ci abbia visto bambini in calzine appoggiarci i piedi per infilare gli stivaletti. Più volte i genitori si sono resi disponibili ad intervenire come volontari nella rimozione, ma non è mai stato possibile perché sembra non ci sia l’interesse di sostituirli con del materiale adeguato.

Ora i soffitti dei bagni sembrano essere ok, ma quanta insistenza c’è voluta con l’Amministrazione Comunale affinché intervenisse.

Entrando in classe colpisce come nonostante i lavori dei bambini appesi, manchi da parecchio una bella imbiancatura, ma questi sono solo degli esempi.

Manutenzione scolastica, sempre assente !

Non riesco a capire la logica che si nasconde dietro l’indifferenza per l’edilizia scolastica.
Si sente spesso parlare male dei giovani, vengono definiti bulli, vandali, disinteressati…
Quanta ipocrisia!!
Che aggettivo dovremmo usare per definire l’atteggiamento di un Ente che non si prende cura del bene comune?
Perché si è giudicato prioritario installare panchine che di intelligente hanno la possibilità di caricare il cellulare, piuttosto che investire i circa € 50.000 spesi per le stesse nell’acquisto di giochi?

Con che convinzione potrò mai cercare di convincere mia figlia che la Scuola è la cosa più importante se non se ne prende cura nessuno? Se non importa a nessuno?

 Vorrei terminare lanciando un appello: Non è che quest’anno, qualche giorno prima della ripresa scolastica post vacanze natalizie, qualcuno può andare a controllare se la caldaia è in blocco?
Magari ci risparmiamo una giornata di bimbi al freddo… Grazie!

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