Auschwitz non è un parco giochi

Auschwitz non è un parco giochi

14 Ottobre 2025 0 Di Andrea Friggi

Alla ministra Roccella serve una lezione di storia

Ministra Roccella, smettiamola con le banalizzazioni. Le visite ad Auschwitz non sono gite scolastiche con tanto di pic-nic e selfie da postare su Instagram. Sono pellegrinaggi della memoria, cammini di dolore e conoscenza. Ogni passo tra i blocchi, tra i forni e le baracche, è un colpo al cuore, un monito eterno della crudeltà umana.

E se proprio vogliamo parlare di storia, ricordiamo a tutti – e in primis alla ministra – che prima della Shoah ci furono le leggi razziali del 1938. Un crimine contro l’umanità che privò migliaia di cittadini italiani dei loro diritti fondamentali solo per essere nati ebrei. Auschwitz non è nata dal nulla: è la conseguenza di anni di complicità, silenzi e leggi fasciste.

Ministra Roccella, non si può ridurre tutto a una questione di “antisemitismo fascista e basta”

L’antisemitismo non è un fenomeno storico relegato a un passato remoto: esiste ancora oggi, subdolo, nascosto, ma presente. Le sue parole minimizzano il dolore dei sopravvissuti e lo sforzo educativo di generazioni che cercano di costruire cittadini consapevoli.

E intanto, mentre la memoria viene banalizzata, assistiamo a sparate incredibili dei ministri di questo governo, che sembrano più atti di ignoranza che discorsi istituzionali:

  • Antonio Tajani sul diritto internazionale: “Non è vero che dobbiamo sempre rispettare le leggi internazionali, ma fino ad un certo punto.”
  • Francesco Lollobrigida sull’acqua: “Non tutta l’acqua è buona, alcune fanno male.”
  • Carlo Nordio sulla sicurezza delle donne: “Se vogliono sentirsi sicure, le donne si rifugiano in chiesa.”
  • Gianmarco Sangiuliano e le sue figure improbabili: spesso si perde in metafore e paragoni che non c’entrano nulla con la realtà.
  • Alessandro Giuli, che non si capisce neppure lui quando parla
  • Giuseppe Valditara, “Più violenze sessuali? Colpa dei migranti”

Cosa abbiamo fatto per meritarci tutta questa ignoranza?